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An illustration of a red head against a blue background, with puzzle pieces emerging from the head, symbolizing the complexity of cognitive biases and decision-making processes explored in Vedrai Magazine's article

Navigando tra i Bias Cognitivi nel business: strategie per un processo decisionale razionale

Processo decisionale Business

Prendiamo ogni giorno centinaia di decisioni, dalle più piccole alle più grandi. Queste sono spesso soggette, soprattutto nel mondo degli affari, a dei meccanismi mentali che possono influenzarle. Stiamo parlando dei Bias Cognitivi, ovvero quei processi cerebrali che possono deviare il nostro ragionamento logico e influenzare le decisioni aziendali in modi imprevedibili. Una disciplina e un concetto molto interessante che va studiato attentamente, infatti è importante saperli riconoscere e gestire per mantenere una leadership informata e guidare l'azienda verso il successo o le migliori decisioni. In questo articolo, esploreremo i diversi tipi di bias cognitivi che possono influenzare il business e forniremo strategie pratiche per mitigarne gli effetti.

Definizione dei Bias Cognitivi e delle Euristiche

Facciamo una premessa doverosa e capiamo meglio cosa si intende per Bias Cognitivi. Quando parliamo di bias ci riferiamo a delle distorsioni sistematiche nel processo decisionale, influenzate da fattori psicologici, sociali ed emotivi, che possono portare a valutazioni errate o irrazionali delle informazioni. Le euristiche, d'altra parte, sono regole approssimative che semplificano il processo decisionale, consentendo di raggiungere conclusioni più velocemente, a volte a discapito della precisione.
Un bias cognitivo è un pregiudizio o un'illusione nel processo decisionale che, a causa dell’influenza di fattori citati prima, può portare a conclusioni errate o subottimali. Per questo motivo nel contesto aziendale, riconoscere e comprendere questi bias è essenziale per prendere decisioni informate.

Principali Bias in Ambito Aziendale

Ma vediamo quali sono i principali bias cognitivi che possiamo riscontrare in ambito aziendale. Partiamo dal più comune, definito il bias dell'ancoraggio, ovvero quella situazione in cui le decisioni vengono influenzate da informazioni pregresse o dai primi dati forniti. Questo ad esempio si può manifestare durante le trattative di acquisizione o di partnership, quando una delle parti propone un prezzo iniziale che influenza il resto delle negoziazioni, spingendo verso una valutazione distorta della transazione.
Un altro bias, uno tra i circa 200 ad oggi categorizzati, è quello della conferma. In questo caso il nostro cervello tende a cercare e interpretare le informazioni in modo tale da confermare le proprie convinzioni preesistenti. Il bias della conferma può essere osservato nella fase di sviluppo di un nuovo prodotto, in cui i c-level coinvolti potrebbero interpretare selettivamente i dati di mercato in modo da confermare le proprie convinzioni sulla domanda del prodotto, ignorando eventuali segnali che indicano una scarsa accoglienza da parte dei consumatori.
Un altro bias potenzialmente pericoloso all’interno delle dinamiche aziendali è il bias dell'ottimismo, che porta a sopravvalutare le probabilità di successo dei propri piani. Questo infatti può portare i manager a sopravvalutare le probabilità di successo di un nuovo progetto o di una nuova iniziativa, ignorando possibili rischi o problemi potenziali.
Nei contesti aziendali, i bias cognitivi possono influenzare una vasta gamma di decisioni, dall'allocazione delle risorse finanziarie, fino alla selezione del personale passando per la cruciale definizione delle strategie dell’azienda.

Rischi e Vantaggi nella Comprensione dei Bias Cognitivi

La consapevolezza e la comprensione di questi costrutti mentali consente di mitigare i rischi associati e prendere decisioni più informate. Riconoscere e correggere i propri pregiudizi può migliorare la precisione e la qualità delle decisioni strategiche. Tuttavia, ignorare questi fenomeni comporta il rischio di decisioni errate o subottimali, con conseguenze negative sull'azienda e sulle sue performance.

Bias cognitivi e letteratura

Negli anni sono diversi i ricercatori che hanno cercato di indagare questi fenomeni e il loro impatto sulle performance aziendali. Già nel 1974 uno studio (Kahneman e Tversky) ha dimostrato l'influenza del bias dell'ancoraggio nelle trattative commerciali. Studi più recenti hanno ulteriormente approfondito la comprensione dei bias cognitivi nei contesti aziendali. Ad esempio, una ricerca condotta da Larrick e Soll nel 2006 ha analizzato l'effetto del bias dell'eccessiva fiducia nelle previsioni dei dirigenti aziendali, dimostrando come una fiducia eccessiva nelle proprie capacità possa portare a previsioni irrealistiche e decisioni subottimali. Un altro studio significativo è quello di Bazerman e Moore del 2009, che ha esaminato l'effetto del bias della prospettiva nelle decisioni di investimento, evidenziando come la tendenza a valutare i rischi e le opportunità in modo diverso in base al punto di vista possa portare a decisioni distorte e non ottimali. Queste e altre ricerche forniscono un quadro dettagliato dell'ampio impatto dei bias cognitivi nei processi decisionali aziendali, evidenziando l'importanza di una comprensione approfondita di questi fenomeni e la necessità di individuare strategie per mitigarne l'effetto, per rendere le decisioni sempre più informate e razionali.

L’Importanza delle decisioni basate sui dati per vincere i bias

Tra le strategie da adottare per non farsi influenzare da questi bias sicuramente c’è quella di adottare un approccio razionale e obiettivo nel processo decisionale, valutando attentamente tutte le informazioni disponibili e considerando le prospettive alternative. Fondamentale è inoltre richiedere e ricevere feedback da colleghi o esperti del settore per valutare le decisioni in modo più obiettivo.
Nonostante l'influenza dei bias cognitivi, prendere decisioni basate sui dati rimane la miglior strategia per garantire l'obiettività e la razionalità nel processo decisionale aziendale. L'utilizzo di dati accurati può aiutare a ridurre l'effetto dei bias, fornendo una base empirica per valutare le opzioni e prevedere gli esiti delle decisioni strategiche.
I bias cognitivi e le euristiche ricoprono dunque un ruolo significativo nei processi decisionali aziendali, con implicazioni dirette sulle scelte strategiche e sull'andamento complessivo dell'azienda. La comprensione scientifica di questi fenomeni, supportata da dati e ricerche, è essenziale per affrontare in modo efficace i rischi e sfruttare i vantaggi di un processo decisionale più consapevole e informato.

I bias cognitivi riconosciuti sono circa 200

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