Data Storytelling: La narrazione che trasforma i dati in decisioni
20 Jan 2025
2 min 53 sec
Cosa raccontano i dati?
Viviamo nell’epoca dei dati: ogni giorno generiamo oltre 2,5 quintilioni di byte di informazioni, secondo IBM. Tuttavia, avere accesso a enormi quantità di dati non garantisce di per sé un vantaggio competitivo. La vera differenza sta nella capacità di tradurli in insight comprensibili e azionabili. Qui entra in gioco il Data Storytelling, che combina numeri, visualizzazioni e narrazione per offrire una prospettiva chiara e coinvolgente.
Ma perché il Data Storytelling funziona così bene? Secondo una ricerca di Stanford, le persone ricordano il 70% delle informazioni veicolate attraverso storie, contro solo il 10% delle informazioni trasmesse tramite dati puri. Questo approccio sfrutta la naturale inclinazione umana per le storie, che aiutano il cervello a memorizzare e contestualizzare le informazioni.
Il valore del Data Storytelling in azienda
In contesti aziendali, il Data Storytelling diventa fondamentale per comunicare informazioni strategiche a diverse figure chiave. Ogni ruolo trae vantaggi specifici:
- Manager: con poco tempo a disposizione, i manager hanno bisogno di informazioni sintetiche e facilmente fruibili per prendere decisioni rapide.
- Business Analyst: il loro lavoro è tradurre dati complessi in insight. Grazie a storie ben strutturate, possono trasmettere il valore delle loro analisi in modo più efficace ai decision maker.
- Data Analyst: immersi nei numeri, spesso faticano a comunicare il significato profondo dei dati. Il Data Storytelling fornisce loro strumenti per far emergere le connessioni rilevanti.
- Decision Maker: coloro che prendono decisioni strategiche necessitano di una visione chiara e intuitiva delle opzioni disponibili. Narrazioni ben costruite riducono incertezze e guidano verso scelte migliori.
Le principali ricerche di settore indicano infatti che nel 2025 le storie basate sui dati diventeranno il metodo predominante per consumare analisi aziendali. Questo dimostra che le aziende non possono più limitarsi a fornire cruscotti pieni di numeri: devono raccontare storie che coinvolgano, informino e guidino.
Come funziona il Data Storytelling?
Il Data Storytelling non riguarda solo il design accattivante o l’uso di grafici. È un processo che parte dalla definizione di un messaggio chiave e utilizza i dati come strumenti per sostenerlo. Ecco come costruire una narrazione efficace:
- Conosci il tuo pubblico: il messaggio deve essere calibrato sulle esigenze di chi lo riceve. Un manager potrebbe volere un riassunto, mentre un analista cerca più dettagli.
- Semplifica i dati: troppi numeri confondono. Concentrati su quelli che raccontano meglio la storia.
- Usa visualizzazioni mirate: grafici a linee per le tendenze, diagrammi a torta per le percentuali, mappe per i dati geografici.
- Includi un contesto: i numeri da soli non bastano. Perché un certo evento è accaduto? Quali sono le implicazioni?
- Rendi chiara la conclusione: ogni storia deve portare a un’azione o a una decisione.
La democratizzazione dei dati
Grazie a strumenti avanzati come le piattaforme di Decision Intelligence, il Data Storytelling è ora alla portata di tutti, non solo degli esperti di dati. Queste piattaforme, come WhAI, integrano funzioni di analisi avanzata con librerie di storie pronte all’uso, consentendo anche a chi non ha competenze tecniche di comprendere il significato dei numeri offrendo accesso a narrazioni di dati personalizzate per rispondere a specifiche domande di business. Questo non solo semplifica l’analisi, ma aiuta a creare una cultura aziendale basata sull’evidenza guidata dai dati.
Perché investire nel Data Storytelling
Le storie non sono solo un modo per rendere i dati più comprensibili: sono uno strumento per influenzare decisioni e creare valore. In un mercato sempre più competitivo, le aziende che padroneggiano l’arte del Data Storytelling si distinguono perché riescono a trasformare numeri e grafici in strumenti decisionali potenti.
Le persone ricordano il 70% delle informazioni veicolate attraverso storie, solo il 10% tramite dati.