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Energia: cosa dovremo aspettarci dalle bollette di quest'anno quando le temperature inizieranno a scendere?

Energy & Utilities Materie prime
houses in an isolated light bulb, in the styles of snow globe, surrounded by some floating electrical and gas bills, dark sky-blue and light white

Introduzione

Nonostante il clima di queste ultime settimane faccia pensare a tutt’altro, l'autunno è arrivato e l'inverno è alle porte. Le foglie cadono, le giornate si accorciano e le temperature iniziano a scendere. Ma mentre ci prepariamo a goderci la stagione dei maglioni e delle cioccolate calde, c'è un altro aspetto centrale in questo periodo: le bollette energetiche. Dopo un anno segnato da una crisi energetica globale, molti italiani si chiedono cosa li aspetti nei prossimi mesi in termini di spesa per questi servizi. Sarà più alta rispetto all'anno scorso? Come influenzerà la nostra vita quotidiana? In questo articolo, cercheremo di rispondere a queste domande esplorando il panorama energetico globale e europeo, per poi focalizzarci sull'Italia. Preparatevi, perché la risposta potrebbe non essere così semplice come sembra.

Come si è evoluto il prezzo dell'energia

Prima di immergerci nelle previsioni per i prossimi mesi, è fondamentale comprendere come siamo arrivati a questo punto. Fino all'arrivo della pandemia di COVID-19, il mercato energetico mostrava segnali di stabilità. Le fonti di energia rinnovabile, come il solare e l'eolico, stavano diventando sempre più competitive, alimentando previsioni di un calo generale dei prezzi a lungo termine. Ma poi è arrivato il COVID-19 e con esso un vero e proprio terremoto nel mercato energetico.
La pandemia e le misure di lockdown hanno causato un crollo improvviso della domanda di energia, portando a una momentanea riduzione dei prezzi. Tuttavia, questa situazione è stata effimera. Una volta che l'economia ha iniziato a riprendersi, la domanda è tornata a salire, ma l'offerta ha faticato a tenere il passo. Questo squilibrio ha innescato un drastico aumento dei prezzi, complicato ulteriormente da tensioni geopolitiche e cambiamenti nella politica ambientale. Per mettere i numeri in prospettiva, il prezzo dell'energia elettrica in Italia è aumentato di circa il 20-25%, mentre il prezzo del gas è schizzato tra il 30% e il 40%.
Questo contesto storico di fluttuazioni e incertezze ci pone di fronte a una realtà ineludibile: l'arrivo del freddo rappresenta una sfida per le famiglie italiane, che dovranno affrontare bollette energetiche sensibilmente più alte rispetto agli anni passati.

Contesto Globale

Nel tentativo di svelare cosa ci attende per le bollette nei mesi freddi, è cruciale esaminare la situazione da una prospettiva globale. Secondo l'ultimo "Electricity Market Report 2023" dell'International Energy Agency (IEA), la domanda globale ha mostrato una resilienza sorprendente, crescendo quasi del 2% nel 2022 rispetto all'anno precedente. Questo dato assume un significato particolare se consideriamo che la crescita media dal 2015 al 2019 era del 2,4%. Ma, cosa alimenta questa crescita sostenuta?
La risposta sta nella rapida elettrificazione delle nostre economie. Settori come il trasporto e il riscaldamento stanno vivendo una vera e propria rivoluzione, con l'adozione accelerata di tecnologie come veicoli elettrici e pompe di calore. Ma c'è una luce in fondo al tunnel di questa crescente domanda: l'energia pulita. Fonti di energia a basse emissioni come il solare, l'eolico e il nucleare stanno guadagnando terreno e, secondo le previsioni dell'IEA, copriranno quasi tutto l'aumento della domanda globale di elettricità entro il 2025. In altre parole, mentre la nostra dipendenza dall'elettricità è in aumento, stiamo anche facendo progressi significativi verso un futuro più sostenibile.

Situazione Europea e Impatto sull'Italia

Mentre il panorama energetico globale ci offre ragioni per un cauto ottimismo, la situazione in Europa e, in particolare, in Italia, è più complessa e richiede una lente d'ingrandimento. L'Europa ha vissuto un 2022 turbolento, con una crisi energetica che ha avuto ripercussioni dirette e significative sulle bollette dei cittadini. La domanda di elettricità nell'Unione Europea ha registrato un calo netto del 3,5% nel 2022, il secondo più grande calo percentuale dalla crisi finanziaria globale del 2009. Ma cosa sta dietro a questa decrescita?
In primo luogo, i prezzi all'ingrosso dell'energia sono stati in media più del doppio rispetto al 2021. Questo aumento ha portato a una "distruzione della domanda" tra i consumatori industriali e ha messo una pressione enorme sulle famiglie, costringendo molti a ridurre il consumo per evitare costi energetici insostenibili. Inoltre, l'Europa ha affrontato una serie di sfide legate alla generazione di energia, come le condizioni di siccità storiche che hanno avuto un impatto devastante sulla generazione di energia idroelettrica e nucleare, circa il 17% in meno nel 2022 rispetto al 2021.
In questo contesto, l'Italia emerge come un caso di studio interessante. Dopo un periodo di siccità storica l'anno scorso, la situazione idrica è tornata nella norma, un elemento cruciale per un paese che dipende significativamente dalla fonte di energia idroelettrica. Inoltre, le scorte di gas naturale in Italia hanno superato il 90% della capacità di stoccaggio, fornendo un "cuscinetto" contro le fluttuazioni dei prezzi sul mercato internazionale. Questi sviluppi offrono una sorta di sollievo, ma non sono una panacea.
In risposta a questa crisi, diversi paesi europei, compresa l'Italia, hanno introdotto misure com la regolamentazione dei prezzi all'ingrosso e al dettaglio o la riduzione delle tasse sull'energia e l'introduzione di sovvenzioni dirette. Quest’anno il governo italiano ha introdotto un contributo straordinario per le famiglie con un livello ISEE fino a 15.000 euro (30.000 euro per le famiglie numerose), per un valore totale di 300 milioni di euro. Tuttavia, queste sono soluzioni a breve termine che non affrontano le cause profonde della crisi energetica.

Dunque, cosa aspettarci dal prossimo inverno?

Mentre ci avviciniamo ai mesi più freddi dell'anno, la questione delle bollette energetiche rimane una preoccupazione centrale per le famiglie italiane. Ma cosa possiamo realisticamente aspettarci quest’anno? E’ importante notare che l’italia ha subito un impatto maggiore sul prezzo dell’energia rispetto a tutti gli altri paesi, passando da una media annua di circa 80 usd/MWh a quasi 320 usd/MWh. Questo, come già spiegato, è stato causato dall’impossibilità di accedere a fonti di energia idroelettrica, dall’enorme dipendenza da combustibili fossili e dalla crescente domanda di energia da parte del settore industriale in un anno di ripartenza economica. I prezzi dei contratti a termine per il Q4 2023 e Q1 2024 evidenziano un rialzo dei prezzi nell’area euro, con livelli che rimarranno in linea con quelli dell’inverno 2021/2022, riflettendo il rischio di fornitura limitata ancora alto. L’ultima Pubblicazione di Arera conferma un aumento del 18,6% della bolletta dell'elettricità per l'ultimo trimestre del 2023 che calerà del 57% rispetto ai 66,01 centesimi del quarto trimestre del 2022, attestandosi a 28,29 centesimi di euro al kWh.
Tuttavia c’è un lato positivo. Mentre la domanda in Europa è destinata a risalire e tornare a livelli pre-crisi nei prossimi due anni, quella dell'Italia è un'eccezione a questa tendenza. Grazie agli investimenti in efficientamento energetico e, ahimè, a un rallentamento della crescita economica, la domanda di elettricità in Italia è prevista in calo di circa l’1% all’anno. Questo potrebbe avere un effetto mitigante sull’aumento dei prezzi di energia. Inoltre, le elevate scorte di gas e riserve idriche accumulate potrebbero regalarci una tregua a questi ultimi anni di rincari da record. Ma è fondamentale non abbassare la guardia.
L'incertezza geopolitica, i cambiamenti climatici e la transizione energetica in corso sono variabili che potrebbero ancora influenzare significativamente le bollette. Di fronte a queste incertezze, la chiave sarà rimanere informati e proattivi. È il momento di considerare investimenti in efficienza energetica e di esplorare opzioni per l'energia rinnovabile come un modo per mitigare i costi futuri.
Queste strategie non solo possono aiutare a controllare le spese energetiche, ma rappresentano anche passi importanti verso un futuro energetico più sostenibile. E mentre continuiamo a navigare in questo panorama complesso, la consapevolezza e la preparazione saranno le nostre migliori alleate. Quindi, mentre ci prepariamo per l'autunno e l'inverno, è il momento di agire, non solo per affrontare le sfide immediate, ma anche per costruire un futuro energetico più sostenibile.

La domanda di elettricità nell'Unione Europea ha registrato un calo netto del 3,5% nel 2022, il secondo più grande calo percentuale dalla crisi finanziaria globale del 2009.

Stefano Di Nicola

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